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“Come ci siamo adattati durate la pandemia di Covid-19”

A boy having his eyes checked. The ophthalmologist and the boy are both wearing face coverings and there is a protective screen between them.

“L’impatto di Covid-19 per le persone con problemi alla vista in Africa e in Asia è devastante. La pandemia ha impedito loro di accedere alle cure oculistiche che possono cambiare la loro vita per sempre.”

Ci racconta così la dott.ssa Kola Ogundimu, responsabile globale per la salute degli occhi di Sightsavers: “sappiamo che nel mondo 2,2 miliardi di persone hanno problemi alla vista.  Almeno la metà di loro soffre di una patologia che poteva essere prevenuta o che può essere ancora curata. Per noi di Sightsavers, durante la crisi mondiale che stiamo vivendo, è stato essenziale non solo riavviare i nostri programmi per la salute degli occhi in modo rapido e sicuro, fornire diagnosi, occhiali e interventi chirurgici necessari, ma anche lavorare in modo flessibile per rispondere alla crisi sanitaria in corso e ricostruire un’assistenza sanitaria più forte per il futuro.”

Ti presentiamo alcuni membri dello staff di Sightsavers

Tiangay Gondoe

Direttrice del programma
Sierra Leone

Cristina Pires

Responsabile del programma
Mozambique

David Agyemang

Direttore del programma
Ghana

Syeda Asma Rashida

Responsabile del programma
Bangladesh

Barbara Anang Marok

Responsabile di progetto
Nigeria

Tiangay Gondoe, direttrice del programma in Sierra Leone:

“La vita in Sierra Leone è difficile in questi tempi. Oltre alla pandemia dobbiamo fare i conti con i prezzi dei beni di prima necessità che sono aumentati, rendendo ancora più complicata la situazione nel paese.

“Dovremmo essere pronti ad affrontare una nuova normalità e prenderemo le maggiori precauzioni possibili. Sebbene il nostro lavoro per la salute degli occhi è incerto, la mia speranza è che gli interventi chirurgici inizino per i pazienti che risultano negativi al Covid-19.

“Stiamo lavorando con il governo e collaboriamo con il responsabile del programma nazionale per la salute degli occhi e i dirigenti regionali dei dipartimenti oculistici degli ospedali governativi, per formare gli operatori sanitari sulla trasmissione di Covid-19, sui sintomi e sui rischi legati all’esecuzione di trattamenti che richiedono un contatto ravvicinato con i pazienti.

“La formazione degli operatori per la salute degli occhi è importante per promuovere messaggi preventivi a circa 500-1000 pazienti tra cui donne, bambini e persone con disabilità in 16 distretti del Sierra Leone. Forniamo inoltre agli operatori sanitari kit per l’igiene, monitoriamo e supportiamo le cliniche per la salute degli occhi per garantire che il personale e i pazienti rispettino le misure di distanziamento sociale e seguano tutte le indicazioni sulle nuove e più severe norme igieniche.”

Cristina Pires, responsabile del programma in Mozambico:

“I casi di Covid-19 stanno aumentando rapidamente, soprattutto a Cabo Delgado, la capitale Maputo e nella provincia di Nampula, ma la popolazione non sta rispettando le regole di prevenzione annunciate dalle autorità.

“Vorrei che il programma per la salute degli occhi si riprendesse da questa triste situazione. Tutte le misure di prevenzione individuale devono essere adottate dalle unità di salute degli occhi e dal personale sanitario, nonché dai pazienti, per garantire la normalità nella fornitura di servizi per la salute degli occhi a tutti coloro che ne hanno bisogno.

“Abbiamo sviluppato un protocollo per riaprire lentamente i campi visite per identificare le persone che soffrono di cataratta. Abbiamo anche sviluppato un modulo di formazione su come riavviare i campi in sicurezza per gli operatori sanitari tramite video-chiamate su l’applicazione Zoom.

“Prima della pandemia, il nostro lavoro per la salute degli occhi garantiva che le persone con disabilità potessero accedere alle cure di cui avevano bisogno, quindi abbiamo adattato i nostri progetti per garantire che non restassero indietro nella risposta a Covid-19. Stiamo lavorando con il Social Communication Institute per assicurarci che le persone con disabilità ricevano informazioni sul virus in formati accessibili per loro. Stiamo sviluppando inoltre messaggi di sensibilizzazione sulle misure di prevenzione del Covid-19 e sul modo corretto di utilizzare le mascherine. Stiamo publicizzando tutto questo attraverso la radio e per strada tramite un megafono da un’auto.

“Stiamo lavorando con il Ministero per le questioni di genere, infanzia e azione sociale e stiamo sostenendo la distribuzione di pacchi alimentari. Lavoriamo per realizzare secchi con rubinetto per il lavaggio delle mani per le persone con disabilità e le loro famiglie. Abbiamo anche acquistato due macchine da cucire per sarti che lavorano presso la National Association of People with Disabilities per continuare a realizzare mascherine seguendo le indicazioni del ministero della salute e della Lurio University Medical Sciences School. Ne sono state realizzate e distribuite circa 1.000 a persone con disabilità nelle comunità rurali di sei distretti.

“Spero che la salute degli occhi continui ad essere accessibile a tutti: donne, uomini, ragazze e ragazzi e in particolare alle persone anziane che non vedono le loro famiglie da molto tempo. Spero che i nostri servizi di cura degli occhi raggiungano le persone più vulnerabili che vivono in comunità isoalte, lontano dalle strutture sanitarie.”

La produzione di mascherine in Mozambico

Ivone de Fátima Baessa

“Sono a casa da 60 giorni. Ho iniziato ad avere difficoltà finanziarie e non ho più potuto dare da mangiare alle mie cinque figlie. Durante questo periodo l'accesso ai servizi è diventato più difficile, perché la maggior parte sono sospesi. Questa è una sfida enorme per le persone con disabilità visiva e per coloro che utilizzano una sedia a rotelle.

“Grazie a Sightsavers durante la pandemia ho imparato ad usare la macchina da cucire e riesco a creare le mascherine in tessuto secondo le raccomandazioni dell'OMS.

“Il mio sogno è avere la mia macchina da cucire. Questo potrebbe permettermi di lavorare da casa e proteggere i miei figli dal virus."

Amade Napire

“Vivo con mia moglie e i miei sette figli. Sono un sarto professionista dal 1968. Quest'anno è stato un anno molto impegnativo. Dopo la chiusura delle scuole abbiamo perso molti clienti che richiedevano divise scolastiche.

“Sightsavers ha formato me e il mio collega e ci ha fornito tutto il materiale per produrre mascherine in tessuto. Successivamente abbiamo formato altri due colleghi. Abbiamo ricevuto due nuove macchine da cucire che abbiamo utilizzato per produrre 1.000 mascherine in tessuto utilizzando la capulana (un tipo di abito indossato principalmente in Mozambico).

"In media la produzione di una mascherina richiede 20-30 minuti, ma man mano che le produco acquisisco più abilità e velocità."

David Agyemang, responsabile del programma in Ghana:

“La vita è quasi tornata alla normalità qui in Ghana. Sebbene tutti i confini del paese, eccetto per via aerea, siano ancora chiusi alla circolazione delle persone. Internamente non ci sono restrizioni alle attività commerciali e le strutture sanitarie sono aperte. È obbligatorio indossare la mascherina e si stanno promuovendo il lavaggio delle mani e l’uso di disinfettanti.

“Abbiamo sostenuto la formazione di volontari locali tra infermieri, ostetriche, tecnici di laboratorio, coordinatori sanitari scolastici e assistenti medici per il tracciamento dei contatti, nel controllo della prevenzione delle infezioni, nella comunicazione del rischio e nella sorveglianza rafforzata per Covid-19. I partecipanti sono stati anche formati su come indossare e rimuovere i dispositivi di protezione individuale in modo sicuro, lavarsi le mani e come prevenire e controllare le infezioni.

“Questo è un ottimo esempio di come i nostri buoni rapporti con i partner che abbiamo costruito negli anni e il nostro lavoro di rafforzamento dei sistemi sanitari, ci abbiano permesso di supportare efficacemente la formazione durante la pandemia di Covid-19, senza essere fisicamente presenti in campo.

“La mia speranza per il programma per le malattie tropicali neglette in Ghana è che attraverso l’attuale supporto tecnico e finanziario da parte dell’Ufficio per gli esteri, del Commonwealth e dello sviluppo del Regno Unito e dell’USAID, possiamo continuare a rafforzare i sistemi e i processi sanitari che sono essenziali per garantire il nostro lavoro. “

Syeda Asma Rashida, responsabile senior del programma in Bangladesh:

“Di solito supportiamo circa 50.000 interventi chirurgici ogni anno, ma l’arrivo del virus Covid-19 ha costretto a cancellare migliaia di interventi chirurgici di cataratta. Purtroppo molte persone sono in una situazione ancora più precaria durante la pandemia. Abbiamo uno dei più alti tassi di cataratta non trattata al mondo, quindi abbiamo sempre una lunga lista d’attesa per di pazienti che hanno bisogno dell’operazione. A causa di Covid-19 le liste si sono allungate ancora di più.

“Attraverso il nostro progetto Right to Health, finanziato dal governo del Regno Unito tramite UK Aid Match, stiamo fornendo consulenza agli ospedali sulle misure igieniche, come l’installazione di lavandini fuori dagli ingressi e per una pulizia più frequente. Solo così possiamo garantire che i nostri programmi vengano riavviati in sicurezza.

“I nostri campi visite per gli occhi si sono dovuti interrompere perché il governo ha limitato le situazioni in cui si possono creare assembramenti. Tuttavia il personale dei nostri ospedali partner sta comunicando per telefono con i pazienti a cui è già stata diagnosticata la cataratta, spiegando loro le precauzioni extra da prendere: pulizia aggiuntiva, nonché l’uso di disinfettanti e dispositivi di protezione personale come mascherine e guanti, per rendere l’ospedale un luogo sicuro per qualsiasi paziente. Stanno aiutando i pazienti a non avere paura delgi ospedali e la risposta è stata davvera positiva.

“Ci concentriamo anche nell’assicurarci che il personale dei nostri ospedali partner non si senta spaventato e sia supportato. Siamo felici che gli ospedali abbiano seguito il nostro consiglio e stiano ruotando il personale in modo che meno persone debbano lavorare contemporaneamente. Stiamo anche assicurandoci che il personale più anziano o lo staff più a rischio di contrarre Covid-19 non debbano recarsi sul posto di lavoro.”

Barbara Anang Marok, responsabile del progetto per la salute degli occhi in Nigeria:

“Abbiamo sostenuto la riapertura di una delle cliniche oculistiche con cui lavoriamo e l’abbiamo aiutata a fornire dispositivi di protezione individuale per ridurre al minimo la diffusione di Covid-19. La clinica sta eseguendo interventi chirurgici per bambini che hanno sviluppato la cataratta a causa di un trauma.

“Una persona che ha ricevuto cure nella clinica riaperta è il bambino di nove anni Destiny George, ferito con una mazza da hockey. Il suo occhio destro era diventato rosso e dopo un paio di settimane entrambi gli occhi sono diventati bianchi. Sua mamma Lovina era molto preoccupata perchè ha scoperto che l’intervento per ridare la vista a Destiny costava circa 50.000 NGN (circa 100 euro). Senza questa operazione, Destiny serebbe rimasto cieco per sempre. Lovina ha potuto contare sul supporto di Sightsavers che grazie ai suoi tanti donatori è in grado di fornire interventi chirurgici gratuiti.”

"Destiny potrà tornare a scuola quando riaprirà. Nulla lo potrà fermare ora!"

Lovina, mamma di Destiny

Salva un bambino dalla cecità

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