Tra gli abitanti di Asubende ci sono anche Mamodu e il suo fratello minore Yeremore. Guarda il video qui sotto e scopri come sono diventati ciechi.
Entrambi i fratelli, come tutta la comunità, erano inconsapevoli del perché la cecità colpisse così tante persone. In quanto agricoltori, il bellissimo fiume era al centro delle loro vite: coltivavano campi, pescavano, bevevano, si lavavano. Ma presto sono diventati vittime delle punture delle mosche nere che vivevano lì. La cecità dei fiumi ha privato Mamodu e Yeremore della vista, dell’indipendenza e dei mezzi di sussistenza.
Oggi, a malincuore, fanno affidamento sulla loro famiglia, già provata da tutta la fatica che la sopravvivenza comporta. A prendersi cura di loro c’è il nipote Kwane che, con la moglie Issah e altri tre bambini, vive assieme agli zii in una piccola casa fatta di fango. Quel poco che Kwane riesce a guadagnare, lo divide con i suoi zii ciechi.
Mamodu ci confida che, come capo della sua famiglia, desiderava lasciare una proprietà in eredità ai suoi nipoti e lo sconvolge pensare che non sarà mai in grado di realizzare tutti i suoi sogni.
Il villaggio dove vive Mamodu con la sua famiglia ora è completamente abbondonato ed è conosciuto come il “villaggio silenzioso”. Centinaia di famiglie sono scappate per paura di una malattia, la cecità dei fiumi, che ha reso molti degli abitanti come Mamodu e suo fratello per sempre ciechi.
Le mosche nere, che sono molto diffuse lungo il fiume, portano con sè parassiti. Pungendo le persone, migliaia di larve iniziano a riprodursi sotto la pelle. Dopo anni di prurito insopportabile, alla fine i vermi raggiungono gli occhi e causano cecità irreversibile.
Ma una soluzione a questa sofferenza c’è e si chiama Mectizan®. Questo medicinale, se assunto regolarmente, interrompe la diffusione dell’infezione, assicurando che la famiglia di Mamodu non debba andare incontro alla stessa sorte degli zii.
Con il tuo aiuto, possiamo proteggere le generazioni future dalle atrocità della cecità dei fiumi. Bastano 20 euro per salvare tantissimi bambini come i nipotini di Mamodu. Dona adesso, grazie!
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