Anche se ha l’età per andare a scuola è rimasto indietro all’asilo perchè non ci vede e non può né leggere né scrivere. Non può neanche giocare con i suoi amichetti perchè si fa male e lui ha paura di tutto.
E’ terribile per un bambino vivere nel buio ed essere sempre solo, il mondo diventa un nemico terribile pieno di pericoli.
La sua mamma è molto spaventata per il futuro del suo bimbo. Tutta la loro famiglia è poverissima e non sa come aiutare il piccolo Roni.
“Siamo molto poveri e non possiamo sostenerlo per sempre…”, mormora la mamma a testa bassa, “…proverò a risparmiare dei soldi per lui per il futuro se ne dovesse avere bisogno… Come potrà lavorare se non riuscirà a vedere?”
La sua mamma ha ragione. Il piccolo Roni non potrà fare nulla se tu non lo aiuti.
La cataratta è la prima causa di cecità nel mondo. Un flagello che colpisce 18 milioni di persone. E’ causata dall’opacizzazione del cristallino che blocca l’entrata della luce all’interno dell’occhio e porta progressivamente alla cecità.
I bambini colpiti dalla cataratta devono essere operati tempestivamente altrimenti non riusciranno più a recuperare la vista.
Bastano 20 minuti per operare di cataratta un bambino come Roni e scrivere una pagina di felicità nella sua vita e in quella della sua mamma.
Oggi Roni è stato operato ed è tornato a vedere, grazie al miracolo che i nostri donatori hanno scritto nella sua giovanissima vita.
Ma tanti bambini devono ancora essere operati con urgenza, prima che sia troppo tardi e l’operazione risulti inutile. Aiutali oggi con una donazione.
Realizza il grande sogno di tanti bambini di vedere finalmente il viso della loro mamma e del loro papà.
Barabra, la nostra Corporate Fundraising Manager si è recata in Bangladesh per visitare uno dei nostri progetti più vasti, rivolto alle persone più bisognose.
Nel 2005 abbiamo incontrato Arif che a 5 anni era cieco a causa della cataratta. Grazie a voi è stato operato e oggi ha trovato un lavoro: la sua vita è cambiata per sempre!
Isa soffriva terribilmente a causa della trichiasi, la forma più grave del tracoma. Ma grazie a voi donatori, è stato operato e oggi ha un futuro da guardare!