La cecità dei fiumi, o oncocercosi, è un’infezione parassitaria che si diffonde attraverso la puntura della mosca nera che si riproduce vicino ai fiumi. Se non curata, può causare danni irreversibili e cecità permanente.
Il Mali è stato uno dei primi paesi ad utilizzare i volontari per distribuire i medicinali per combattere la malattia ed ora questo è l’approccio utilizzato in tutti i programmi contro le malattie tropicali neglette.
Nel 2021, Sightsavers ha contribuito a condurre un’indagine su larga scala in Mali per capire se il trattamento farmacologico di massa fosse ancora necessario per eliminare la cecità dei fiumi o potesse essere sospeso.
Racconta Elie Kamateil, che nel 1991 era un responsabile di Sightsavers del programma di eliminazione della cecità dei fiumi: “Nel corso degli anni ci siamo concentrati sulla somministrazione di massa dei farmaci” dice Elie, “Il primo villaggio che ho visitato è stato quello di Fougadoudou e lì la situazione era disastrosa. I giovani e gli uomini avevano abbandonato il villaggio perchè avevano paura di contrarre la malattia e diventare ciechi“.
Grazie agli sforzi di Sightsavers, di voi donatori e delle comunità, la situazione, dopo diversi anni di trattamento con i farmaci, è sostanzialmente cambiata.
“L’ultima volta che ho visitato il villaggio di Fougadoudou, sono stato davvero felice di vedere il risultato delle attività” continua con il suo racconto Elie. “Ora ci sono fabbriche e giovani che lavorano lì. Questo villaggio, un tempo abbandonato a causa della minaccia della cecità dei fiumi, è ora vivo grazie ai successi nella lotta contro la malattia.”
Per dichiarare l’eliminazione della cecità dei fiumi, il Mali deve dimostrare che la malattia non rappresenta più un rischio per la salute pubblica e per questo deve essere effettuata un’attenta indagine.
Prima vengono raccolti campioni di sangue dai bambini per capire se ci sono nuove infezioni e poi vengono esaminate le mosche per vedere se portano ancora i parassiti della malattia. Per farlo vengono utilizzati dei “caccia – mosche” umani che catturano le mosche e le portano in laboratorio per verificare se sono portatrici della malattia.
Un lavoro di grande pericolo e sacrificio che dimostra quanto sia importante lottare per sconfiggere questa malattia e la cecità.
Mamourou, un agricoltore della regione di Koulikoro in Mali, è stato infettato dalla cecità dei fiumi, prima che il trattamento farmacologico fosse disponibile. “Ho iniziato a perdere la vista quando coltivavo il mio campo dietro il fiume”, dice Mamourou, “è lì che sono stato morso dalle mosche nere. La mia vista è peggiorata sempre di più, fino a quando un giorno ho visto solo nero.”
Mamourou è cieco da un occhio e vede molto sfuocato dall’altro, lui sa che non potrà più tornare a vedere ma ha speranza per il futuro. “Sono molto felice all’idea che il Mali possa essere vicino all’eliminazione della malattia. Spero che non colpisca più i nostri figli.”
Se i risultati dell’indagine saranno positivi e quindi la presenza della cecità dei fiumi in Mali risulterà abbastanza bassa, il paese potrà fermare la somministrazione di massa dei farmaci per prevenire la malattia. E dopo un periodo di sorveglianza che durerà per tre o cinque anni, la malattia potrà essere dichiarata eliminata dal Mali.
E’ un percorso lungo e impegnativo, che portiamo avanti grazie a voi donatori che non vi tirate mai indietro e mettete il vostro cuore per aiutare le persone che rischiano di diventare cieche.
Insieme, in Mali e in tanti altri luoghi della terra, sconfiggeremo la cecità dei fiumi!
Immagini © Hamdia Traoré
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