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Taonere Banda, un’atleta fuori dal comune

ottobre 2021
taonere si allena

Sono incredibili i risultati che si possono ottenere quando una persona esprime al massimo la propria forza e la propria passione.

Non fanno eccezione le persone con disabilità, quando viene sostenuto il loro diritto a partecipare a una competizione sportiva o a qualsiasi altro ambito della vita.

I Giochi Paralimpici e il movimento Paralimpico abbattono gli stereotipi sulle disabilità e dimostrano l’impatto positivo dell’inclusione. Senza inclusione, non si possono affrontare le disuguaglianze globali.

Ecco perché oggi vogliamo raccontarvi della runner Taonere Banda. Lei è una straordinaria atleta e ha fatto la storia nel 2016, quando ha gareggiato ai Giochi Paralimpici di Rio come prima atleta paralimpica del Malawi.

Taonere è una una persona dalla volontà di ferro che grazie ai finanziamenti del Comitato Paralimpico Internazionale, del governo del Malawi e a un campo di allenamento supportato grazie al vostro aiuto, ha avuto la possibilità di mostrare al mondo cosa sapeva fare.

Abbiamo fatto due chiacchere con lei durante i suoi preparativi per i Giochi Paralimpici del 2020 a Tokyo. “Quando ero bambina, non partecipavo a molte attività sportive, le persone pensavano che in quanto persona disabile, non potessi competere. Ma ora sto gareggiando. Quando ero a scuola mi dicevano, “No, non vogliamo che una persona disabile partecipi, vogliamo solo persone abili”. Quindi mi sono sentita molto male e questo mi ha dato una battuta d’arresto. Pensavo di non poter fare nulla”.

Ipovedente fin dalla nascita, Taonere è stata per anni sola ed emarginata, esclusa non solo dall’attività sportiva, ma anche dalla scuola perché non riusciva a leggere alla lavagna.

Questo fino a quando qualcuno si è accorto del suo problema alla vista e le è stata data la fiducia di cui aveva bisogno per dimostrare a tutti quello di cui era capace.

La sua storia è un inno a non scoraggiarsi mai e credere sempre in se stessi. Una lezione di vita che vale per tutti.

“Voglio essere in cima al mondo”, racconta con orgoglio, “e voglio che tutti sappiano che le persone con disabilità possono fare sport ed essere un orgoglio per il proprio paese. È molto importante  che siamo incoraggiati a partecipare a diverse attività sportive, perché possiamo crescere mentalmente, fisicamente e socialmente. Essere una persona disabile non vuol dire essere incapace. Le altre persone con disabilità non dovrebbero disprezzare se stesse. Possono farlo. Possono essere come me. Voglio essere una persona che può contare su se stessa. Voglio praticare uno sport come qualsiasi altra persona può fare. Voglio fare qualsiasi lavoro che possa fare una persona senza disabilità.”

Bellissime parole quelle di Taonere, piene di forza e speranza.

La sua incrollabile determinazione ricorda quella di voi donatori che non vi fermate mai e, in ogni condizione, siete sempre disposti ad aiutare e salvare vite.

Insieme a Taonere disegnate i confini di un mondo più inclusivo, più giusto, libero da sofferenze e malattie!

Il nostro lavoro in Malawi

Sightsavers lavora in Malawi dagli anni '50. Il nostro obiettivo nel paese è migliorare la salute degli occhi, proteggere dalle malattie che portano alla cecità e garantire che i bambini con disabilità ricevano il sostegno di cui hanno bisogno.

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